Il borgo di Cervo ci tramanda una storia millenaria ricca di leggende e suggestioni dei passati tempi in cui si commerciavano i coralli.

Un antico marinaio del posto era stato soprannominato il Diavolo (U Diavu) ed in un lontano giorno di marzo decise di seminare, lungo le insenature delle scogliere, dei pomodorini.
Scelse, in particolare, le Ciappellette e come se questo luogo fosse una terra fertile seminò i pomodorini.

Giurò e spergiurò che presto sarebbero nati tanti pomodorini di mare senza bisogno di essere coltivati dalla mano dell’uomo e nello spazio di un giorno e di una notte apparvero tanti pomodorini rossi di mare tanto che la scogliera divenne tutta rossa.

Ancora oggi è possibile trovare negli scogli di Cervo questi pomodorini di mare, le nome raccontano di non toccarli perchè possono dare vita ad uno tsunami!

Questi pomodori di mare in realtà sono animali aggressivi il cui diametro varia dai 5 ai 7 centimetri: a guardarli sembra che siano le onde in maniera naturale a far dondolare i tentacoli attorno alla bocca, in realtà la loro intenzione è quella di procurarsi pesciolini, crostacei e molluschi da mangiare che vengono catturati grazie ad un filamento al loro interno che funziona come un uncino. Questi animali marini contengono anche una sostanza urticante utilizzata proprio per catturare le prede, che possono causare irritazioni ai subacquei e ai bagnanti.

I pomodori di mare, gustosi e delicatissimi sono commestibili, ottimi per condire un risotto per la loro consistenza morbida e squisiti fritti in tempura.

La magia di Cervo vive in moltissimi altri aneddoti, racconti e leggende che popolano i viottoli del bellissimo Borgo, Vi invitiamo a scoprirle.