
Il caratteristico borgo marinaro di Cervo è dominato dalla bellissima chiesa di San Giovanni Battista detta “Chiesa dei Corallini” in onore della comunità marinara del paese composta da pescatori esperiti di corallo rosso.
In autunno ed inverno, quando non erano in mare aperto per la pesca del corallo, i “Corallini” prestavano, infatti, il loro lavoro e le loro barche per il trasporto dei materiali di costruzione della chiesa.
Si trattò di una operazione molto difficoltosa e pericolosa per via del notevole dislivello tra il luogo di edificazione e la spiaggia.
Il loro contributo comunque non si limitò alle opere manuali, ma fu anche economico grazie ad una percentuale sui guadagni del corallo che veniva devoluta ai lavori per l’edificazione dell’imponente chiesta che oggi ammiriamo.
Il corallo a quei tempi era piuttosto diffuso nel mar Mediterraneo quindi i pescatori liguri erano soliti avere come meta i banchi locali e quelli della Sardegna e della Corsica.
I più arditi si spostavano anche sino alle Baleari e a sud verso la Tunisia.
Andare per mare era molto pericoloso in quei tempi a causa degli attacchi dei pirati barbareschi.
Per chi non lo sapesse i coralli sono polipi che vivono in colonie, dotati di uno scheletro calcareo rosso simile a un alga o a un arbusto.
Il banco corallino di solito si trova su una parete rocciosa subacquea.
E’ stata tramandata sino ai giorni nostri la storia di un naufragio nel mitico “Banco delle vedove” ed è grazie agli studi di Luigi Diego Elena che oggi possiamo avere maggiori informazioni su questo naufragio del 15 ottobre 1720.
Da quel naufragio si salvò un solo uomo che portò in patria l’annuncio infausto.
Molte donne cervesi presero il lutto e il banco da dove proveniva la flotta da allora fu chiamato “Banco delle vedove”.
La storia dice che il banco era nel golfo di Sardegna e più precisamente nelle vicinanze dell’isolotto di Mezzomare, una delle isole Sanguinarie (a causa del colore rosso del corallo), aldilà delle Bocche di Bonifacio.
Oggi questi tempi lontani ci ricordano le gesta di questi intrepidi uomini di mare che hanno plasmato la città di Cervo dandole gli onori di uno dei borghi più belli d’Italia che domina tutto il Golfo dianese.
Vi aspettiamo per le vostre vacanze e per le vostre passeggiate nei tipici carrugi di Cervo comune limitrofo a San Bartolomeo al Mare.