In questo autunno 2021 vi invitiamo ad andare alla scoperta delle meraviglie dell’entroterra del nostro Golfo dianese.
Tra i vivaci Borghi, paesi e frazioni oggi Vi presentiamo DIANO BORELLO.

La località di Diano Borello si compone di un gruppo di insediamenti (borgo Chiesa, Macari, Virgili, Ciappai, Poggio, Villatalla, Roncagli, Borganzo) .
La storia di alcuni di questi si è intrecciata a quella di singole famiglie del territorio; tutti presentano elementi architettonici e urbanistici molto interessanti.
La prima citazione dell’abitato come villa del Castello di diano è del 1363, negli Statuti locali.

Meta rilevante per gli appassionati di storia è senz’altro la chiesa parrocchiale di San Michele, dedicata al santo patrono; l’attuale edificio, del XV secolo, sorse su un precedente impianto medievale.
Il suo campanile è massiccio al pari di una torre difensiva e risale alla fase tardo medievale dell’edificio sacro.
All’interno, oltre alla monumentale impostazione di pianta a tre navate l’attenzione viene attratta da molti elementi particolari tra cui il fonte battesimale arcaico, la rara acquasantiera in pietra a vasca floreale, tipicamente tardogotica, e soprattutto lo stupendo polittico di Antonio Brea risalente al 1516.
La facciata della chiesa è insolitamente ampia ed ospita una leggera decorazione nella quale si incastona un grande orologio, caso unico nella Liguria occidentale.

Vicino alla chiesa si trova l’antica sede comunale, soppressa nel 1923 con l’aggregazione ad Arentino.
Degno di nota è inoltre un albero monumentale, censito e protetto a livello regionale, che si trova nei pressi.
Si tratta di un Celtis australis che stando ai registri della parrocchia è stato piantato nel 1826.

La sua particolare determinazione nel rompere le pietre in cerca di nutrimento ha conferito nel tempo al terrazzo della chiesa un aspetto sassoso e scarno, tipicamente ligure.